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C’è un intero genere in cartografia, che prevede l’utilizzo di figure antropomorfe o zoomorfe nelle mappe. Questa è una tradizione che ha avuto inizio nel medioevo e continua fino ai giorni nostri. Ci sono diversi sottogeneri di queste mappe antropomorfe, uno dei quali è la mappa satirico – politica del tipo vignetta, che usa animali o persone a creare i confini delle nazioni. Questi sono realizzati con abilità, e rappresentano spesso brillanti commenti su eventi o circostanze della giornata, di solito esponendo un punto di vista dei fatti di parte. In qualche modo, questi sono una derivazione del sotto-genere delle carte di propaganda, e raggiunsero il loro apice appena prima e durante la Prima Guerra Mondiale in Europa. Purtroppo, gran parte della iconografia è perduta per gli spettatori moderni, che non hanno più familiarità con il significato dei simboli rappresentati. Ma gli spettatori contemporanei del periodo in cui le carte sono state pubblicate si sarebbero fatti indubbiamente una grande risata riconoscendo il modo in cui molte delle loro nazioni confinanti, sia nemiche che alleate, erano state ritratte, alimentando stereotipi e pregiudizi profondamente radicati. La maggior parte di questi tipi di mappe sono del periodo 1870-1920. C’è una ricca tradizione nella cartografia europea di disegnare bestie mitiche e persone immaginarie a margine delle mappe, non solo da usare come “riempitivi” per parti sconosciute del globo, ma anche per illustrare (almeno nella mente del cartografo) che tipo di creature si sarebbero potute trovare da quelle parti. Queste mappe sono state i precursori delle mappe antropomorfe. | Tanaka – L’illustrazione della Grande Guerra europea N. 16 – Un Atlante divertente del mondo – 1914.

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